I Castelli della Valle d’Aosta

SOMMARIO

Voglia di vacanza all’insegna del mistero, del gotico e dell’originalità?

Per gli appassionati ghostbuster i castelli della Valle d’Aosta sono un must.

CASTELLO SAVOIA

Storia

Realizzato per volere della Regina Margherita di Savoia, che soggiornava a Gressoney ospite dei baroni Beck Peccoz già dal 1889, il castello sorge ai piedi del Colle della Ranzola nella località denominata “Belvedere”, in ragione della splendida vista che da lì domina tutta la vallata fino al ghiacciaio del Lyskamm.

La posa della prima pietra dell’edificio avvenne il 24 agosto 1899 alla presenza di re Umberto I.

La dimora ospitò la Regina durante i suoi soggiorni estivi fino al 1925, un anno prima della sua morte, che avvenne a Bordighera il 4 gennaio 1926. Dopo l’acquisto nel 1936 da parte dell’industriale milanese Moretti, il castello divenne proprietà della Regione Autonoma Valle d’Aosta nel 1981.

 

Curiosità

  • La meridiana: realizzata in facciata nel 1922, reca le parole augurali già riportate su un orologio solare di Cogne del 1915: “ Sit patriae aurea quaevis” – “Ogni ora sia d’oro per la patria”. L’augurio, purtroppo, non sarebbe stato realizzato dagli avvenimenti drammatici avvenuti in Italia proprio in quell’anno
  • Le cucine: collocate in un fabbricato poco distante dal castello, sono collegate alla sala da pranzo da una Decauville sotterranea.
  • Il giardino botanico: inaugurato nel 1990 nel parco ai piedi del maniero, è costituito da aiuole rocciose con specie botaniche tipiche dell’ambiente alpino.
  • Altre dipendenze del castello sono la Villa Belvedere, in origine adibita a foresteria e gendarmeria reale, e la casetta nota come Romitaggio Carducci, dedicata al poeta che della Regina fu devoto ammiratore e cantore.

 

CASTELLO DI ISSOGNE

Storie di fantasmi al Castello di Issogne, ma niente paura. La contessa Bianca Maria ama i turisti e la sua accoglienza nel castello è ottima, sopratutto quando si trova davanti dei bei ragazzi. Si narra, infatti, che quando nel castello si presenti un bel giovane non riesca a resistere e tenti di baciarlo!

Sposa di Renato di Challant, ma da lui trascurata per dedicarsi a raggiungere il maggiore consenso e potere possibile a fianco del Duca Carlo III di Savoia,  Bianca Maria non accettò di essere messa da parte. Cercò così le attenzioni nelle corti milanesi.  Ma sembra che le sue storie amorose non durassero e che, una volta soddisfatta, uccidesse i suoi amanti. Fatale le fu l’omicidio di Ardizino di Valperga per cui fu decapitata il 20 ottobre del 1956 davanti al Castello Sforzesco di Milano.

Testimonianze raccontano di aver visto nelle notti di luna piena il fantasma di una donna bellissima regge una testa decapitata sul loggiato del secondo piano o nei pressi del pozzo ottagonale del castello di Issogne.

FORTE DI BARD

Il Forte di Bard, a 45 km da Aosta, è un altro dei castelli medievali della Valle d’Aosta.

Napoleone lo bombardò per un giorno intero prima di conquistarlo. Il punto più alto è visitabile seguendo un percorso fra i muraglioni, ma per i più  pigri si può raggiungere anche prendendo gli ascensori panoramici in cristallo.

Vicino al castello, da visitare, il Museo delle Alpi multimediale e l’Ecomuseo della castagna.

CASTELLO DI FENIS

Seguendo una mappa ideale dei castelli della Valle D’Aosta, avvicinandosi ad Aosta,  si arriva al castello di Fenis. Nato per motivi di difesa ma poi passato di mano alla famiglia Challant, rivela la sua anima di castello patrizio nella famosissima scena di affresco risalente al ‘400 di San Giorgio che uccide il drago.

CASTELLO DI INTROD

Il castello di Introd sorge su un promontorio tra le gole del torrente Savara e della Dora di Rhêmes. Il nome di Introd, infatti, deriva proprio da “entre-eaux”, ovvero “tra le acque”, e risale probabilmente al XII secolo.

Come il castello di Graines, all’origine consisteva probabilmente in un mastio quadrato circondato da una cinta di mura.

Verso il 1260 Pierre Sarriod di Introd trasformò il castello primitivo, che in seguito alle modificazioni del XV secolo assumerà la forma poligonale quasi arrotondata che lo distingue tuttora dagli altri castelli valdostani. 


Il castello subì due rovinosi incendi nella seconda metà dell’800 e venne poi restaurato all’inizio del ‘900.


Di proprietà dei Conti Caracciolo di Brienza e concesso in comodato al Comune di Introd, la gestione del Castello è stata affidata alla Fondation Grand Paradis che ne garantisce la fruizione.
Aperti al pubblico il piano terra ed il parco.

ALTRI CASTELLI DA VISITARE NELLA VALLE D’AOSTA

Spettacolo della natura, la vista a 360 gradi che si ha delle montagne intorno. Da godere, se il meteo dellaValle d’Aosta lo concede, assaggiando la Piata, dolce tipico a base di uvetta, frutta secca e mele.

Tanti gli altri castelli medievali visitabili della Valle D’Aosta.

Da segnalare il Castello Reale di Sarre, ex propietà di Vittorio Emanuele II di Savoia, il Castello Sarriod de La Tour, sulla strada per arrivare a Courmayer, ed il Castello di Verres, attaccato al castello di Issogne.

Alla ricerca di altre mete in Valle d’Aosta?

Verrès, Pila e Aosta aspettano solamente voi!

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