I Templi di Segesta e Selinunte

SOMMARIO

La Sicilia è un vero scrigno di arte e cultura, isola fertile e strategica ha vissuto nei secoli varie dominazioni che hanno lasciato testimoniante di grande importanza storica.
I Greci, ad esempio, colonizzarono la Sicilia portando civiltà ed arte, come a Selinunte, sulla costa sud-occidentale della Sicilia, fondata verso la metà del VII secolo a.C. dalle genti di Megara Iblea. La città divenne sempre più importante, ma finì per scontrarsi con la vicina Segesta, che, alleatasi con i Cartaginesi, la fece distruggere.
I resti di Selinunte sono rimasti nascosti nel tempo, oggi però si possono ammirare le testimonianze degli edifici politici e religiosi dell’acropoli, oltre al Tempio di Hera.
Reperti e sculture recuperati dalle colline sono custoditi nel Museo Nazionale Archeologico di Palermo, tranne la statua dell’Efebo di Selinunte, uno dei più tipici esempi dell’arte greco-siciliana, che si trova nel Museo Comunale di Castelvetrano, vicino a Selinunte.

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L’acerrima nemica di Selinunte era, come già detto, Segesta, che secondo Virgilio fu fondata da Enea per far riposare donne e anziani durante la fuga da Troia.
Segesta
fu un centro di grande importanza anche durante l’epoca romana, fu soltanto dopo la caduta dell’impero che venne distrutta dai Barbari e dimenticata per secoli.
Gli scavi archeologici hanno riportato alla luce un magnifico tempio dorico, probabilmente del V secolo a.C.
Scavato nella collina, il teatro di Segesta fu costruito nel III secolo a.C. ed è ancora ben conservato. La struttura in travertino poteva ospitare fino a tre mila persone.
Se desiderate proseguire i tour della Sicilia greca, vi consigliamo di visitare la bella e suggestiva Isola di Mozia.

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