Esplorare l’outback in Australia

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L’outback australiano è uno dei luoghi più disabitati della terra, forse proprio per questo si presta a delle vacanze avventurose.
Per outback si intendono generalmente le aree interne semidesertiche e poco abitate del paese, chiamate anche il cuore rosso dell’Australia o The Red Centre.

Non c’è un confine ben definito, tranne qualche avviso per evitare che i turisti si perdano o rimangano senza benzina, l’outback comincia piano piano, quando anche i bassi cespugli, il cosiddetto bush, divengono sempre più rado e la terra è rossa e spoglia.

australia

La strada migliore per visitare l’area è l’Oodnadatta track che parte da Port Augusta, attraversando l’orizzonte sconfinato sotto un cielo quasi sempre blu turchese.
Questa è la terra dei canguri, dei wallaby e dei dingo, un luogo magico ed estremamente suggestivo da visitare.
Come nel deserto del Nevada è facile incontrare resti di città fantasma, sorte durante l’epoca della corsa all’oro ed ormai abbandonate.

Lungo la strada si trova anche Maree, un insediamento aborigeno, oltre ad alcune stazione abbandonate del vecchio Ghan, il treno che collegando la costa all’interno avrebbe permesso la colonizzazione delle aree più remote.

Una deviazione interessante se amate le escursioni nel deserto vi porterà verso il Painted Desert, caratterizzato da un terreno multi colore nato dall’erosione di un antico mare interno, mentre il torrido Simpson Desert è caraterrizato dalla presenza di dune.
outback
L’attrattiva più famosa dell’outback australiano è il monolite Uluru, conosciuto anche come Ayers Rock, praticamente l’unica altura d tutto l’interno.
Il massiccio dell’Uluro è una zona sacra per gli aborigeni australiani, che vorrebbero fosse vietato scalarlo, e chiunque guardando il sole dipingerlo di varie sfumature non più che provare rispetto ed emozione nell’ammirarlo.

La stagione migliore per visitare l’area è l’autunno e l’inverno, quando in Australia inizia la bella stagione.

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