Necropoli etrusca a Cerveteri

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Prima che esplodesse la potenza di Roma, erano gli Etruschi uno dei popoli più potenti d’Italia. Il loro territorio comprendeva le moderne regioni della Toscana, Lazio e Umbria, arrivando anche a comprendere parte della Campania e dell’Emilia.
Cerveteri
era un importante centro della Tuscia Viterbese, insieme a Tarquinia e Volterra, infatti, proprio qui sono stati ritrovati alcuni dei più importati siti archeologici di questa civiltà poco conosciuta.
Gli etruschi la chiamavano probabilmente Cisra, cambiato poi in Caere  Vetus dai Romani, e probabilmente il primo insediamento risale al IX secolo a.C.
Non resta molto del centro abitato originale, fortunatamente per i posteri, però, la città dei morti è sopravvissuta a quella dei vivi, lasciandoci una meravigliosa testimonianza, la necropoli della Banditaccia.

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Il cimitero era collegato simbolicamente a Cerveteri etrusca da una strada scavata nel tufo, detta Via degli Inferi, che rappresentava il canale di comunicazioni tra i due mondi.
La necropoli della Banditaccia è il complesso di tombe più esteso dell’area mediterranea, oltre 400 ettari che custodiscono un centinaio di tombe di diversa tipologia: a tumolo, a dado e villanoviane.
Tutte sono accumunate, però dalla volontà di riprodurre all’interno la casa del defunto, cosicché potesse utilizzarla nella vita ultraterrena. Gli etruschi riproducevano nei dettagli elementi come mobili, decorazioni e strutture scolpendole nelle pareti o attraverso affreschi.
Nella necropoli della Banditaccia è stato trovato il famoso “Sarcofago degli Sposi”, che oggi si trova, insieme a molti reperti provenienti da questo sito, presso il Museo etrusco di Villa Giulia a Roma.

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