Cosa vedere ad Arezzo, Roberto Benigni, toscanaccioo doc, lo sa meglio di tutti. Con il suo capolavoro “La vita è bella” ha fatto di questa città il simbolo della rinascita e del riscatto.
Prima di questa secodna poplarità, Arezzo poteva essere considerata come una seconda scelta rispetto alle più note Firenze, Siena e Pisa. Ma in verità non ha proprio niente da invidiare alle sue sorelle di regione, anzi, qui possiamo ritrovare, quell’atmosfera “slow” che contraddistingue e che ha fatto la fortuna, anche dal punto di vista turistico, delle colline toscane.
Tra le più ricche della regione si erge fiera su un colle all’incrocio con quattro valli. Situata lungo la Via Cassia ha sempre avuto un ruolo importante e di rilievo nella storia toscana.
Cosa vedere ad Arezzo? C”è l’imbarazzo della scelta e un giorno, forse, non basterà. Molti i monumenti, le chiese e i musei. Oltre alla piacevolezza dell’accoglienza e alla gastronomia doc.
Giorgio Vasari e Piero Della Francesca sono da sempre i testimonial storici di Arezzo. Le loro opere caratterizzano dal punto di vista artistico e architettonico cosa vedere ad Arezzo.
Tra le maggiori attrazioni cittadine: gli affreschi della Basilica di San Francesco in cui si trova la famosa Cappella Bacci che conserva il meraviglioso ciclo di affreschi della Leggenda della Vera Croce, capolavoro della pittura rinascimentale.
Il Duomo intitolato a San Donato. Sorto su un’antica chiesa paleocristiana, la cattedrale è famosa per le bellissime vetrate eseguite nel ‘500 dal maestro francese Guillaume de Marcillat. All’interno si trovano anche una piccolo affresco di Piero della Francesca raffigurante Maddalena e alcune terraccotte di Andrea della Robbia.
La Casa Museo di Vasari, da lui costruita nel 1540 e di cui si occupò direttamente con decorazioni, collezionando quadri, sculture e altre opere andate in gran parte disperse. Dal 1911 è di proprietà dello Stato che lo ha destinato a Museo ed Archivio Vasariano che contiene scritti e corrispondenze che l’artista tenne con altre personalità del suo tempo tra le quali Michelangelo, Cosimo I de Medici e Pio V. In più c’è un bellissimo giardino pensile che l’artista curava personalmente. Altre sue opere si possono ammirare al Museo d’Arte Medievale e Moderna, molto rinomato anche per la splendida collezione di maioliche.