Viaggio nell’Italia dei Longobardi

SOMMARIO

L’epoca longobarda ha segnato la storia dell’Italia centrosettentrionale nell’alto medioevo, tuttavia non ci sono molte testimonianze di questo popolo guerriero.
La costanza e la determinazione di molti enti locali hanno fatto sì che i principali centri longobardi siano stati inseriti tra i siti patrimonio dell’Unesco.
Riuniti sono la dicitura“I Longobardi in Italia, i luoghi del potere (568-774 d.C.)”, sette località formano una sorta di itinerario che racconta la storia del popolo della sfortunata principessa Ermengarda.

Questa tribù germanica arrivo in Italia nel VI secolo d.C., conquistando il nord del paese fino alla Toscana. Con il tempo, però, i Longobardi si integrarono alla popolazione locale, si convertirono al cristianesimo e lasciarono un segno profondo nell’arte e nella storia.

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Cividale del Friuli rappresenta l’inizio del percorso, qui si può ammirare il bellissimo Tempietto Longobardo, le rovine del complesso di Callisto, oltre a numerose testimonianze e reperti recuperate dalla necropoli e custoditi nel Museo Archeologico Nazionale.

La via dei Longobardi prosegue a Brescia dove si trova il monastero di Santa Giulia, ora uno splendido museo, dove passò i suoi ultimi gironi la povera Ermengarda, dopo essere stata ripudiata da Carlo Magno. All’interno del complesso si trova anche la chiesa di San Salvatore, splendido esempio di arte longobarda.

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Il viaggio prosegue verso il borgo di Castelseprio, con il Monastero di Torba, per poi scendere verso l’Umbria. Qui troviamo il sacello del Tempietto a Campello e, più a sud, la basilica di Spoleto.
Il percorso dell’Italia Longobardorum arriva fino in Campania ed in Puglia, dove si possono ammirare la chiesetta di Santa Sofia e il complesso di Monte Sant’Angelo, che custodisce Santuario di San Michele Arcangelo.

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