“Wolf howling” tra i lupi dell’Appennino

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Le fiabe ci hanno insegnato a temere il lupo cattivo, in realtà questo animale fiero e magnifico non è per niente malvagio ed i veri “cattivoni” sono Cappuccetto Rosso ed il cacciatore, che li hanno quasi fatti sparire dalle nostre montagne.
Fortunatamente negli ultimi anni il rispetto per i lupi è aumentato, il loro numero è cresciuto e l’Appennino abruzzese è diventato una casa sicura.

Per conoscere meglio questi fantastici animali è possibile accompagnare guide e studiosi nelle escursioni di “wolf howling”, in altre parole la caccia ai segnali della presenza dei lupi nei parchi, anche attraverso i richiami.

Wolf howling tra i lupi dell’Appennino

I lupi, infatti, tendono a rispondere agli stimoli sonori, così quando i guardaboschi riproducono gli ululati tramite megafoni, gli animali spesso interagiscono ululando a loro volta.
Un’esperienza unica ed emozionante, soprattutto durante le escursioni notturne, che regala la possibilità di sentire i lupi ululare alla luna, ovviamente in totale sicurezza.

Il “wolf howling” può essere fatti in estate, la stagione migliore per la presenza dei cuccioli (che non resistono a rispondere ai segnali), tuttavia anche l’inverno è possibile fare escursioni tra le nevi.

Ad esempio il Parco Nazionale d’Abruzzo organizza week-end alla scoperta dei veri re della montagna e anche una curiosa iniziativa, il “Capodanno da Lupi”.
Nel Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano (in collaborazione con i Briganti di Cerreto) organizza delle ciaspolate notturne tra i boschi, tra le escursioni più emozionanti e spettacolari che si possa fare.

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