Le sette meraviglie del mondo moderno

SOMMARIO

Nel 2007, un sondaggio mondiale promosso dalla fondazione privata New 7 Wonders Foundation ha sancito le sette meraviglie del mondo moderno. In precedenza, gli antichi Romani nel III secolo a.C. elessero le opere più spettacolari come esempio della capacità dell’uomo di creare la bellezza.

Vennero selezionate dai romani: i Giardini pensili di Babilonia, il Colosso di Rodi, il Mausoleo di Alicarnasso, il Tempio di Artemide ad Efeso, il Faro di Alessandria in Egitto, la statua di Zeus ad Olimpia e la Piramide di Cheope a Giza. Quest’ultima è l’unica delle sette meraviglie del mondo antico ad essere sopravvissuta sino ad oggi.

Andiamo quindi a scoprire insieme le sette meraviglie del mondo moderno stabilite dal sondaggio.

Il Colosseo

1. L’anfiteatro Flavio, meglio noto come Colosseo, fu costruito per volontà di Vespasiano nel I secolo d.C. ed oggi è considerato il simbolo di Roma.
Costruzione imponente di rara bellezza e dove si respira la storia di Roma, è un luogo assolutamente da visitare almeno una volta nella vita.
Era in grado di contenere un numero di spettatori stimato tra 50.000 e 87.000 unità, e rappresenta il più importante anfiteatro romano nonché il più imponente monumento dell’antica Roma che sia giunto fino a noi. E’ stato inserito nel 1980 nella lista dei Patrimoni dell’umanità dall’UNESCO.

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Machu Picchu

2. Il Machu Picchu, la città Inca, venne costruita sul dorso di uno sperone sporgente nella parte intermedia di una montagna. Raccoglie i resti di un’antica e fascinosa città perduta, e la località è universalmente conosciuta sia per le sue imponenti ed originali rovine, sia per l’impressionante vista che si ha sulla sottostante valle dell’Urubamba. Che si trova circa 400 metri più in basso.
Fu abbandonata e dimenticata per molti secoli. Oggi si trova nell’attuale Perù.

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Chichen Itzá

3. Le rovine di Chichen Itzá, in Messico, furono il più grande centro religioso dell’impero Maya. Parliamo di un importante complesso archeologico maya situato nel nord della penisola dello Yucatán. Le rovine, che si estendono su un’area di 3 km², appartenevano a una grande città che fu uno dei più importanti centri della regione intorno al periodo epiclassico della civiltà maya, fra il VI e l’XI secolo. Il sito comprende numerosi edifici, rappresentativi di diversi stili architettonici; fra i più celebri si possono indicare la piramide di Kukulkan (nota come El Castillo), l’osservatorio astronomico (il Caracol) e il Tempio dei guerrieri.

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Taj Mahal

4. Il Taj Mahal in India rappresenta un simbolo di romanticismo e amore eterno. Fu costruito, infatti, dall’imperatore moghul Shāh Jahān in memoria dell’amatissima moglie preferita Arjumand Banu Begum, morta dando alla luce il loro bambino. E’ un mausoleo situato ad Agra, nell’India settentrionale, costruito nel 1632. Nonostante vi siano molti dubbi riguardo al nome dell’architetto che lo progettò, si tende a considerare Ustad Ahmad Lahauri il padre dell’opera. Viene da sempre considerato una delle più notevoli bellezze dell’architettura musulmana in India.

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Grande Muraglia Cinese

5. La Grande Muraglia Cinese, destinata a difendere il Celeste Impero dalle invasioni dei feroci Mongoli. Consiste in una lunghissima serie di mura situate nell’odierna Cina. Costruita a partire dal 215 a.C. circa per volere dell’imperatore Qin Shi Huang la sua lunghezza è stata considerata, fino a poco tempo fa, di 6.350 chilometri con altezze variabili. Dalle misurazioni effettuate nel 2012 con più recenti strumentazioni tecnologiche (raggi infrarossi, GPS), la Grande Muraglia risulterebbe lunga 8,851,8 km (di cui circa 350 km di trincee e circa 2250 km di difese naturali), con uno sviluppo complessivo di 21.196 chilometri misurandone tutte le ramificazioni, circa 2.500 in più di quelli stimati.

Cristo Redentore

6. La statua del Cristo Redentore di Rio de Janeiro, alta circa 38 metri, è uno dei monumenti più conosciuti al mondo, simbolo della città e dell’intero Brasile. In stile Art Déco, rappresenta Gesù Cristo. Si trova sulla cima della montagna del Corcovado, si erge a 700 m s.l.m. a picco sulla città e sulla baia di Rio de Janeiro. La statua è fatta di calcestruzzo e pietra saponaria e venne costruita fra il 1922 e il 1931. Ai piedi della statua è posta una targa messa dalla comunità italiana nel 1974 per commemorare Guglialmo Marconi, che accese le lampade dell’opera nel 1931.

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Petra

7. L’antica città di Petra in Giordania, a lungo caduta nell’oblio. E’ un sito archeologico della posto a circa 250 km a sud della capitale Amman, in un bacino tra le montagne a est del Wadi Araba, la grande valle che si estende dal Mar Morto fino al Golfo di Aqaba del Mar Rosso. Il suo nome semitico era Reqem, attestato anche nei manoscritti di Qumran. Nacque come una città degli Edomiti e poi divenne capitale dei Nabatei, popolo assai evoluto di guerrieri e commercianti, la cui diramata rete mercantile metteva in comunicazione il sud della Penisola araba con il Mediterraneo. Verso l’VIII secolo Petra fu abbandonata in seguito alla decadenza dei commerci e a catastrofi naturali e dimenticata fino all’epoca moderna. Il complesso archeologico fu riscoperto dall’orientalista svizzero Burckhardt nel 1812.

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